Osteopatia Dinamica Evolutiva:
alla ricerca di se stessi
La bussola interiore
Il cuore esprime il nostro bisogno di sentire l’amore, la felicità e la pace, tutti sentimenti che sono propri della nostra natura profonda. Rappresenta il desiderio di essere guidati dalla nostra essenza divina nel tornare a casa per ritrovare quanto abbiamo perduto. È come la chiave che apre la porta d’ingresso, facendoci rientrare in contatto col nostro Sé perduto. La sua modalità di funzionamento rivela l’amore che si ha per se stessi, gli altri e il mondo circostante.
La riscoperta di Sé passa anche da una buona intelligenza emotiva: saper riconoscere quale lavoro rende felici, se la compagnia di una persona fa stare bene e quale attività dona gioia significa sapere interiormente dove orientarsi nella ricerca della felicità. La gioia è come il faro che illumina il porto di notte, il cuore è la bussola che orienta nella navigazione e l’approdo è la riscoperta di sé stessi.
Un cuore aperto può guidare nella giusta direzione: l’ascolto dei desideri del cuore indica la via per la Bellezza. Solo un cuore che funziona correttamente può svolgere la sua funzione di guida interiore e solo se mente e cuore vanno a braccetto la bussola del cuore funziona davvero. L’unica strada percorribile per stare bene con sé stessi e gli altri è proprio la compartecipazione di cervello e cuore. La nostra bussola interiore funziona correttamente solo quando il pensare (espressione del cervello) e il sentire (espressione del cuore) sono allineati, ossia coerenti l’uno con l’altro.
La connessione cervello-cuore-intestino
Cuore, cervello e intestino sono i tre principali centri nervosi dell’essere umano. Il cervello è sede del sistema nervoso centrale insieme al midollo spinale, il cuore ha un proprio sistema nervoso cardiaco intrinseco e nell’intestino si trova il sistema nervoso enterico. La nostra personale visione di noi stessi e del mondo e conseguentemente i nostri comportamenti dipendono, tra le altre cose, dal corretto funzionamento di questi tre organi. Per poter funzionare appieno e per poterci dire in salute questi tre centri nervosi dovrebbero essere in costante comunicazione tra di loro, come allineati: il cuore esprime il nostro sentire, ovvero i nostri desideri profondi, il cervello governa il nostro intelletto e l’intestino influenza emozioni e pensieri.
Diversamente da quanto si potrebbe credere, il cuore è un organo dell’intelligenza, poiché è profondamente influenzato dal cervello ma lo influenza a sua volta, condizionando le emozioni, la razionalità e le nostre scelte. L’intestino, a sua volta, è stato definito “secondo cervello”, in quanto il sistema nervoso di cui è costituito è un sito di integrazione e di elaborazione neurale indipendente, che funziona in modo autonomo: nel sistema nervoso enterico vi sono così tante sostanze chimiche da rappresentare ciascuna delle classi di neurotrasmettitori che vi sono nel cervello, tra cui la serotonina (chiamata anche l’«ormone del buonumore») che viene prodotta per il 90% proprio dall’intestino e solo per il restante 10% dal cervello. La nostra psiche, quindi, è influenzata tanto dallo stato di salute del nostro cervello quanto dallo stato di salute del nostro intestino.
Nel corpo umano le informazioni vengono veicolate attraverso i neurotrasmettitori, vere e proprie “parole” che informano cuore, cervello, intestino e il sistema mente-corpo intero. Il flusso di informazioni è costante e reciproco: sulla base degli stimoli che ricevono dall’esterno questi organi si informano tra di loro e informano tutto il corpo circa quale comportamento adottare e tra le componenti anatomiche coinvolte nell’interazione reciproca di cuore-cervello-intestino è particolarmente importante il nervo vago. Si tratta di un nervo cranico piuttosto grosso che dalla testa scende fino all’addome, innervando dapprima la faringe, la laringe, la trachea e i bronchi, per passare poi al cuore e raggiungere lo stomaco, il fegato, i reni e molto altro.
Il corretto funzionamento del nervo vago è alla base del nostro benessere profondo. Tra le sue molteplici funzioni vi è anche la possibilità di farci “percepire” i nostri organi interni: un nervo vago in buono stato di salute è come se ci rendesse coscienti dei nostri organi interni; è come se ci fornisse la percezione della nostra interiorità fisica, ossia la percezione di noi stessi. Se viene inibito per un qualsiasi motivo e smette di funzionare correttamente viene meno questa percezione interiore. Non solo: un nervo vago in salute permette quell’allinearsi di sentire e pensare, nonché l’emergere dell’intelligenza emotiva, che è il solo mezzo per andare verso la piena realizzazione di Sé.