Osteopatia Dinamica Evolutiva:
la fede
La Salute
L’essere umano è l’insieme di corpo, mente e spirito e solo quando queste tre componenti sono in equilibrio è possibile raggiungere una condizione di pace, serenità e felicità. Essere in Salute significa stare bene con sé stessi, gli altri e il Tutto che ci circonda: solo così è possibile godere appieno della vita in tutti i suoi molteplici aspetti. Se tutte le persone esistenti fossero in profonda sintonia con la loro natura più intima, il mondo sarebbe un posto migliore, in cui le azioni dei singoli sarebbero allineate al proprio sentire e quindi compiute nel rispetto degli altri, della Natura e di tutto l’ambiente. Stare bene con sé stessi è pertanto necessario per poter stare bene con gli altri e solo quando siamo riconnessi con la nostra natura più intima possiamo vivere serenamente e felicemente. Per tornare a Sé bisogna intraprendere un percorso di (ri)scoperta interiore, che dal corpo passi alla mente, fino ad abbracciare la componente spirituale che è parte intrinseca e imprescindibile di ognuno di noi.
La via per la felicità passa dalla consapevolezza: accettare l’impermanenza delle cose e dei nostri stati d’animo, sia positivi che negativi, porta a vivere con pienezza il momento presente, che è l’unico tempo che abbiamo a disposizione per essere felici: se impariamo a cogliere la bellezza del momento presente, nonostante le sofferenze, non potranno che susseguirsi momenti belli che conferiscono pace, armonia e serenità al nostro futuro. E solo coloro che vivono in pace, armonia e serenità ne generano altrettanta in chi gli sta attorno. Ma la via per la felicità passa anche dalla libertà, in quanto ognuno è responsabile del proprio stato di coscienza e conseguentemente decide in quale direzione andare. Scegliere di vivere con consapevolezza, abbracciando di momento in momento la Vita, porta a cogliere la totalità del Tutto e a sentirsi parte di quel fluire, di quella sincronicità di cui le singole esistenze sono parte in quanto espressione della Vita.
Avere fede nel progetto divino
All’origine di tutto ciò che esiste e che permea il Tutto vi è una componente divina. C’è chi la chiama Dio, Jahvè, Brahma o semplicemente Universo. È quella forza che dà vita alla Vita stessa, per cui tutto nell’esistenza è collegato e facente parte della stessa vibrazione di base. La Vita si evolve nell’Universo da milioni di anni e lo fa a prescindere dalle nostre singole esistenze; è qualcosa di immensamente più grande di noi e resta per l’intelletto umano, che è limitato nella sua capacità di comprensione, inspiegabile. Per questo richiede un atto di fede: è la Vita stessa a chiederci di affidarci al progetto divino e di non opporci a esso – qualunque esso sia per ognuno di noi, sia come singole persone, sia come membri della collettività.
La componente spirituale di cui la fede è l’espressione principale è una parte strutturale dell’essere umano, proprio perché rimanda a quel senso di appartenenza col Tutto da cui deriviamo. Avere fede vuol dire sospendere il giudizio su quanto accade quotidianamente e credere che tutto abbia un senso, sempre e comunque, sebbene tale significato non possa essere colto dalle nostre menti. Avere fede implica non voler controllare tutto ciò che succede, ma lasciare che accada. In ultima istanza, credere vuol dire inchinarsi alla Vita e a tutto quello che ci dà, nel bene e nel male.
La fede nella Vita apre all’eterno che c’è in noi e dà un senso alle nostre esistenze terrene, in quanto ci riporta in connessione profonda con noi stessi, che dal divino deriviamo, con gli altri e con il Tutto. Dal Tutto veniamo con la nascita, al Tutto torniamo con la morte e al Tutto dovremmo essere profondamente connessi durante la vita su questo pianeta. Vivere in connessione col Tutto di cui siamo parte predispone all’amore e alla generosità verso il creato e colma le singole esistenze di pace e serenità, anche in quei momenti che, proprio per la loro difficoltà, rappresentano una buona occasione per evolvere.